La voglia e la speranza di vincere sono le stesse di una settimana fa, ma questo è un sabato diverso a Milanello. Sia perché cambia l’avversario, il Bologna, sia perché quello di domenica alle 20.45 sarà l’esordio di Rino Gattuso a San Siro sulla panchina rossonera. Un’emozione particolare, un motivo in più per venire allo stadio, ma intanto serve massima concentrazione e fame di riscatto in tutto l’ambiente. Queste le principali dichiarazioni rilasciate dal Mister in conferenza:

VERSO IL BOLOGNA
“Ho grandissimo rispetto per Donadoni, è un allenatore molto vero e preparato. Il Bologna è difficile da affrontare, in transizione sono pericolosi, hanno fatto tanti punti in trasferta: dovremo stare molto attenti. Noi dobbiamo fare la partita, mi aspetto rabbia e voglia, reazione allo schiaffo senza abbatterci e veemenza. L’emozione di San Siro? Durerà poco, perché l’emozione più grande sarà vincere. Spero che non ci sia contestazione, spero in uno stadio dalla parte nostra perché i ragazzi ne hanno bisogno“.

SQUADRA E SOCIETÀ
“In questi primi giorni sono andato a studiare la carriera che hanno fatto i miei giocatori: Kalinic, Kessie, Calhanoglu. André Silva può fare molto di più perché è molto forte, mi piace tantissimo come mi piace Calhanoglu. Ora per noi è importante portare qualche vittoria a casa, raggiungere i risultati con il coltello tra i denti. Abbiamo bisogno di chi sta bene fisicamente, di entusiasmo, di esperienza. Abbiamo bisogno di tutti. La società mi è molto vicina, parlo tutti i giorni con Fassone e Mirabelli: c’è un grandissimo rapporto“.

CONDIZIONE E TATTICA
“Ho scelto di fare un carico di lavoro importante, come a Rijeka ho voluto dare minutaggio a chi aveva giocato meno: qualcosa di buono si è visto. Difesa a 4? A livello tattico dobbiamo cambiare qualcosa per esprimerci al meglio. I meccanisimi della difesa a 3 non sono ancora perfetti, ci vuole ancora un po’ di tempo, anche se tempo e pazienza in questo momento non ci sono. Siamo in difficoltà, ma vedo grande disponibilità“.