Il Presidente CIP Luca Pancalli, nel corso del Consiglio Federale FITARCO, ha consegnato una copia della medaglia d’oro di Londra 2012 a Oscar De Pellegrin, dopo il furto subito dal campione bellunese lo scorso dicembre
Il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli è intervenuto oggi in occasione del Consiglio Federale della Federazione Italiana Tiro con l’Arco per consegnare al Campione Paralimpico Oscar De Pellegrin una copia della medaglia d’oro di Londra 2012 che gli era stata rubata nella notte tra il 7 e l’8 dicembre nella propria casa.
Il campione bellunese, dal 2013 Consigliere Federale FITARCO, aveva ottenuto l’oro allo spareggio, la sua ultima freccia in una competizione internazionale.
Premiato sul podio del Royal Artillery Barracks direttamente dal Presidente Scarzella nelle vesti di vicepresidente World Archery, De Pellegrin aveva chiuso una carriera costellata di successi alla sua ultima Paralimpiade che aveva vissuto oltretutto come Portabandiera della Nazionale Italiana Paralimpica.
“Dopo quel terribile furto ho contattato subito il Presidente Pancalli e quello che è riuscito a fare è stato eccezionale. Lo ringraziamo a nome di tutto il nostro movimento”, ha detto Scarzella prima di passare la parola al Presidente Pancalli: “Aldilà del legame di amicizia che mi lega a Oscar – ha detto il numero uno del CIP – siamo felici di aver recuperato grazie al Comitato Paralimpico Internazionale la medaglia Olimpica di Londra che gli hanno rubato. Non avevo avuto il piacere a Londra di poterlo premiare, ma questa volta gliela metto io al collo…”.
Queste le parole cariche di emozione di Oscar De Pellegrin: “Vorrei ringraziare ufficialmente il Presidente Pancalli. Il bruttissimo furto che ho subito in casa è una ferita aperta che ancora sanguina, ma da oggi sanguinerà molto meno… Avere degli amici così, che ti sono vicini anche in questi momenti, nonostante la nostra società sia piena di questi terribili eventi, mi fa dire che questo è un giorno importantissimo per me, che ricorderò. Auguro a qualsiasi atleta che non gli accada mai quanto successo a me, perché certe cose ti colpiscono nel profondo: certo, la medaglia che hai conquistato la senti tua e il suo ricordo non te lo potrà mai portare via nessuno, ma la medaglia in sé rappresenta anche un valore simbolico, perché oltre alla fatica che ogni atleta mette per raggiungere certi obiettivi, c’è dietro anche tutto il lavoro e la passione di tanta gente che ti ha aiutato a vincerla, ci sono dietro le tante scuole e i tanti ragazzi che ho incontrato e che l’hanno toccata con mano, sognando magari un giorno di raggiungere anche loro quel podio, tanto che la medaglia originale era addirittura un po’ consumata… Ci metterò tutto l’impegno affinché anche questa medaglia diventi come era quella originale. Averla oggi da Luca è davvero come se ricevessi quella originale che mi aveva messo al collo Mario a Londra. Grazie”.
