Qualificazione doveva essere e così è stata, il Napoli esce dallo stadio “Da Luz” di Lisbona bello e vincente e, come nel migliore dei sogni, conquista gli ottavi di finale di Champions League ed il primo posto in classifica del proprio girone. Sarri si affida al solito 4-3-3 con Albiol a guidare la difesa affiancato da Koulibaly e Hysaj e Ghoulam a presidio delle fasce, tridente di centrocampo con Allan, che riconquista la maglia di titolare, Diawara alla regia ed Hamsik dietro le punte ed infine Gabbiadini punta centrale con Insigne a sinistra e Callejon a destra. . Il Napoli parte aggressivo , si mantiene molto alto ma gli spazi sono molto stretti e si fatica a manovrare; iniziano ad arrivare dagli spalti buone notizie da Kiev, il Besiktas, dopo appena 9’, è sotto di un goal ma gli azzurri non si fanno incantare dalle sirene e continuano a giocare con la grinta giusta occorre, però, attendere il 21’ per vivere la prima vera emozione: Hamsik , su assist di Insigne , spara forte di destro e sulla respinta di Ederson interviene di testa Gabbiadini che insacca la palla , ma la sua posizione è irregolare. Reazione immediata del Benfica agevolata , però, da una doppia leggerezza difensiva di Hamsik e Ghoulam che mettono Guedes nella condizione di far male , la pronta opposizione di Reina impedisce che si materializzi il peggio. Insistono i portoghesi che due minuti dopo ci riprovano con un’azione personale di Jimenez che , appena entrato in area, fa partire un forte destro che Reina devia in calcio d’angolo. Il Napoli riprende, nuovamente, le redini del gioco e crea altre due opportunità con Callejon al 35’ che si parare un destro a giro indirizzato nell’angolo destro di Ederson e con Gabbiadini al 37’ che, lanciato da una verticalizzazione di Hamsik, conclude di sinistro ma trova la pronta opposizione del portiere lusitano. Finisce a reti inviolate la prima frazione di gioco . Le notizie che provengono dalla lontana Ucraina rendono il secondo tempo una sfida a basso contenuto emotivo: il Besiktas, già sotto di 4 reti, è letteralmente naufragato nel gelo di Kiev , sugli spalti entrambe le tifoserie festeggiano con cori il passaggio di turno e si dovrà combattere solo per decidere il primo posto del girone. Tutto sembra far credere che i secondi 45’ ricalcheranno il copione recitato nella prima parte di gioco con il Napoli padrone della manovra ed il Benfica pronto a pungere con ripartenze veloci ma al 57’ Sarri decide di giocarsi l’arma letale, esce Gabbiadini ed entra Mertens e di colpo cambia il volto della partita: splendido triangolo in velocità tra il furetto belga e Callejon che, a tu per tu con Ederson, lo scavalca con un morbido pallonetto ed infila la rete, Napoli giustamente in vantaggio. Gli azzurri ,ormai, sono padroni del gioco e le occasioni da rete si moltiplicano anche se occorre attendere il 79’ per il raddoppio ad opera del protagonista del secondo tempo: Mertens , ricevuta palla al limite dell’area da Ghoulam, con una serie di finte degne del miglior Alberto Tomba , salta Luisao e di destro rasoterra infila la palla del 2-0, sulle gradinate popolate dai tifosi azzurri è l’apoteosi! Lo svarione di Albiol, a tre minuti dalla fine, che permette al Benfica di portarsi sull’1-2 non rovina la serata e la festa del Napoli che esce vincente ma, soprattutto, convincente dal De Luz . I ragazzi di Sarri conquistano una qualificazione che li porta nell’elite del calcio europeo e lo fanno ritrovando quel bel gioco e quell’autorità che l’ha resa ammirata e rispettata da tutti gli avversari ed addetti ai lavori ed è giusto, quindi, che si godano questa meritatissima gioia con la speranza che il periodo buio sia andato definitivamente in archivio.
