Cala il sipario sul Campionato Italiano Velocità 2010, adrenalina a go go e spettacolo a non finire per i tanti spettatori schierati sugli spalti del circuito di Vallelunga.
Cinque le classi impegnate: la 125 Gran Prix, Stock 600, Stock 1000, 600 Supersport e Superbike.
A seguire una breve cronaca delle diverse gare:

125 Gran Prix –  Si è rivelata una lotta a tre, con Alessandro Tonucci (Junior GP Racing Dream, Aprilia) , Mattia Tarozzi (Faenza Racing, Aprilia) e Toshimitsu Gondo (Grillini Bridgestone Team) a contendersi il gradino più alto del podio, fino all’ultima curva. Ma è proprio Tonucci, dopo aver guadagnato metri preziosi sui suoi diretti rivali, ad aggiudicarsi la medaglia d’oro;  argento per Tarozzi e bronzo per Gondo. Buona anche la prestazione di Morciano (4°) e Stizza (5°).

Arrivati all’ultimo giro Massei è ormai un ricordo lontano, lanciato verso la vittoria in solitario; mentre i tre scatenati – Lombardi, Zanetti e Casalotti – sono ancora li, a darsele di santa ragione. A poche curve dalla fine, Casalotti perde aderenza dall’avantreno ed esce di scena con una scivolata senza gravi conseguenze; nello stesso momento la gomma posteriore della R6 di Lombardi inizia a scodare sempre più, costringendo il pilota campano a faticare non poco per mantenere la terza posizione.
In uscita dalla curva Roma, il primo a transitare sotto la bandiera a scacchi è proprio Fabio Massei, dietro di lui Zanetti, medaglia d’argento, e Dino Lombardi, terzo in una manciata di centesimi.

Stock 1000 – Anche per i colleghi della STK 1000 non sono mancati momenti di bagarre. La vittoria è andata ad Ivan Goi (TRD Racing Cavazzin, Aprilia), primo a pochi centesimi di secondo dal diretto rivale, Marco Bussolotti (All Service System by QDP, Honda); a chiudere il podio Danilo dell’Omo, per il Suriano Racing (Suzuki).
In particolar modo Goi e Bussolotti si sono resi autori di una battaglia epica, protratta per tutti e tredici i giri a disposizione. Il tutto, ovviamente, a vantaggio dello spettacolo e dei tanti spettatori.

Superbike – La classe regina, si sa, non tradisce mai. Chiunque abbia avuto la fortuna di assistere a questo GP, ricorderà una gara come poche se ne sono viste ultimamente. Stefano Cruciani, Alex Polita, Federico Sandi e Marco Borciani se le sono date (metaforicamente) di santa ragione, staccata su staccata. In particolare Polita e Cruciani hanno combattuto fino all’ultima curva per accaparrarsi il primo podio della stagione. Il primo a transitare sotto la bandiera a scacchi è proprio Stefano Cruciani, distanziato da Polita di soli 0.261 secondil. Da segnalare la bella prestazione del giovanissimo Federico Sandi alla sua prima gara in Superbike. Chiude il quartetto sempre Marco Borciani a poco più di due secondi dal primo.

SS 600 – La supersport –  tanto nello scenario mondiale, quanto in quello nazionale –  è una delle categorie più combattute. Anche questa prima trasferta romana non ha tradito le aspettative. A farla da vero e proprio mattatore è stato il laziale Ilario Dionisio, che ha dominato la gara dal primo all’ultimo giro.
A tenere vivo l’interesse del pubblico, ponendosi come unico rivale di Dionisi, è stato proprio Roberto Tamburini; il pilota del Team Bike Service Racing T, in sella alla sua Yamaha, si è dovuto però arrendere di fronte alla determinazione del laziale, chiudendo in seconda posizione ad 1.010 secondi di distacco. Alle sue spalle Diego Ciavatti e Ferruccio Lamborghini, quest’ultimo autore del miglior giro con 1’39.940