Mr Fagiani, l’ultima volta che ci siamo parlati eravate reduci da una sconfitta contro la squadra di Roma Sette; lamentavamo come spettatori, di aver assistito a diversi cali di concentrazione tra i giocatori. Le avevamo augurato un buon lavoro perché sembrava ci fosse molto da lavorare. La squadra, quella del campionato di serie C, non sembra essersi rivalutata nel corso del campionato. Possiamo provare a fare un’analisi?
“Il motivo per il quale questa squadra occupa una posizione in classifica molto bassa non è una sorpresa per la Società. Sapevamo sin dall’inizio che questo campionato non avrebbe visto il Volley Anguillara aspirare a posizioni di primo piano. Posso dire che è il risultato di una scelta fatta dagli organi direttivi. Da non dimenticare inoltre quale elemento determinante, una globale crisi economica che tocca anche la nostra Società”.
Ma a questo livello i giocatori percepiscono uno stipendio o un rimborso spese?
“No assolutamente no, i giocatori non influiscono affatto sulle casse societarie. Sono altre le spese che dobbiamo sostenere: ad esempio il riscaldamento dell’impianto, i trasporti, le tasse gare, le divise, i palloni e tutte le altre attrezzature necessarie alla nostra attività. Per dirla ‘in soldoni’,  l’A.S.D. Volley Anguillara, sia maschile che femminile, spende circa 80 mila euro annui. E’ chiaro quindi che per una realtà cittadina come la nostra, dove non esistono quelle capacità industriali come nel nord, reperire risorse economiche da parte di sponsor è un’impresa che ha quasi dell’impossibile”.
Come incide questa enorme difficoltà sul livello dei giocatori?
“La rosa dei nostri giocatori è prevalentemente composta da giovani alle prime esperienze. Vedasi ad esempio il palleggiatore che è del 1990 e per la prima volta affronta la Serie C. Il Volley Anguillara, in un recentissimo passato, è arrivata a giocare nel campionato B2. Sono poi subentrati problemi di carattere tecnico, economico e anche personale. Alcuni giocatori hanno scelto strade diverse che consentono loro di guadagnare una sorta di stipendio, in altre parole si è chiuso un ciclo. Ci siamo pertanto trovati davanti ad una inevitabile fase di semina e di ricrescita, che necessitano però dei tempi giusti. Ripeto, sapevamo che quest’anno avremmo dovuto ricostruire la qualità tecnica della squadra, ragion per cui nessun addebito può essere rivolto ai nostri ragazzi”.

Under 21 – Campionato Serie C –Girone A – In alto da sx Bruno Marcucci (dirigente), Francesco Bussi, Victor Ascensao, Paolo Roberto Saraceni, Daniele Fagiani , Federico Fagiani, Daniele Pierdomenico, Saverio Fagiani (primo allenatore), Mario Casella (secondo allenatore); in basso da sx Federico Papagna, Edoardo Ceccarini, Daniele Parisi, Matteo Iaci, Francesco Bongarzone, Massimo Gravante, Andrea Foglietta, Gianluca Mattioli

Le diverse sconfitte per 3 a 0 e per 3 a 1, rispecchiano un divario reale con le altre squadre?
“Assolutamente no. Le nostre partite sono state tutte lottate fino in fondo. Basta guardare lo “score” per accorgersi di come le nostre sconfitte siano sempre avvenute sul filo di lana. La squadra ha combattuto in ogni partita e fino in fondo. Questo è certamente un elemento che depone a favore dei nostri giocatori. Certo l’inesperienza di alcuni ha fatto sì che nei momenti più delicati sia venuta a mancare quel pizzico di malizia che permettesse di chiudere la partita a nostro favore”.
Quante partite mancano ancora alla fine del campionato e che speranze ci sono di non retrocedere?
 “Mancano ancora cinque incontri ai quali seguirà la fase dei cosiddetti ‘play out’. L’ultima squadra in classifica retrocede d’ufficio, ma noi quest’anno non corriamo questo rischio. Le terzultime e le penultime del nostro girone partecipano ai play out incrociandosi con quelle del girone B in partite di andata e ritorno. Si salvano le due compagini che consolideranno più punti. Siamo consapevoli di correre dei rischi, ma ce la giocheremo fino in fondo”.
La prossima partita, dopo Pasqua, la giocate in casa contro il Tarquinia che ha due punti meno di voi.
“Sì e vero e per noi sarà fondamentale vincere per mantenere la posizione in classifica. Praticamente dobbiamo restare terzultimi fino alla fine del campionato. Se posso aggiungere un commento su questa squadra, vorrei dire che comunque dall’inizio del campionato ad oggi il loro grado di maturazione è cresciuto di settimana in settimana raggiungendo uno standard assolutamente soddisfacente. Evidentemente anche qualche delusione ha contribuito alla loro crescita”.
Parliamo un momento anche della squadra che partecipa al campionato ‘under 21’ . Sono solo cinque squadre con un campionato molto strano e molto diluito nel tempo. Perché?
“Le squadre di Serie C e D maschili, hanno nella loro rosa, dei giocatori che ancora non sono pronti a giocare da titolari. Molte politiche societarie, tra cui la nostra, è quella di coltivare questo tipo di giocatori cercando di non far perdere loro l’entusiasmo che li porterebbe ad andare via. Per questo la federazione ha inventato un campionato ‘ad hoc’  che consenta a Società che hanno le stesse esigenze di partecipare ad un campionato che avendo un numero limitato di squadre, si svolge nell’arco dell’anno con una periodicità molto più diluita nel tempo. Noi abbiamo aderito a questo tipo di iniziativa che ci consente di far giocare quegli elementi su cui tra l’altro riponiamo enorme fiducia per un prossimo futuro”.
Dulcis in fundo: la squadra ‘under 18’ che gioca nel campionato provinciale.
“Dopo quattro anni di continua crescita, questa squadra rappresenta per il volley maschile di Anguillara la ciliegina sulla torta. Anche qui la scelta è stata quella di farli partecipare al girone cosiddetto ‘promozionale’ anziché a quello della ‘eccellenza’ che pure ci avrebbe visto protagonisti. Purtroppo la rosa dei giocatori è ridotta all’essenziale e inoltre non ce la siamo sentita di sottoporre questi ragazzi a trasferimenti settimanali in zone troppo lontane da Anguillara che avrebbero gravato non poco sui costi. Finora la squadra ha sempre vinto e ci sono ottime possibilità che partecipi alla ‘finale provinciale under 18’. Credo che possiamo considerare questi giovani come il vivaio della squadra che attualmente gioca in serie C”.

Under 18 – campionato provinciale – In alto da sx Bruno Marcucci (dirigente), Matteo Iaci, Alessandro Pompei, Massimo Gravante, Francesco Bongarzone, Lorenzo Schivieri, Saverio Fagiani (primo allenatore) /  in basso da sx, Alessio Saizzi, Federico Schivieri, Daniele Paris, Giorgio Benetti (assenti Luca Palombini, Ruggiero Nissim, Alessio Butera).

Coach Fagiani, un ultimo commento sul ‘laboratorio del volley di Anguillara’.
“Operiamo ufficialmente dal 1975 e la nostra è stata la prima Società di pallavolo dell’area nord del Lazio a fare esperienze internazionali; ricordiamo ad esempio Coimbra in Portogallo nel 1979, Ginevra, Montpellier, oltre ad aver organizzato qui ad Anguillara  con una certa continuità tornei che ci hanno visto ospitare diverse squadre straniere. Il memorial intitolato a ‘Paoletta Marcucci’ è arrivato alla sua decima edizione e quest’anno vedrà coinvolto il ‘mini volley’. Capacità e passione non hanno mai fatto difetto al volley locale che tra l’altro è la disciplina sportiva a squadre più praticata all’interno delle scuole. Il nostro laboratorio ha prodotto da sempre ottimi risultati e sono convinto che continuerà a produrne sempre di migliori, soprattutto il giorno che potremo utilizzare un impianto più moderno e al passo con i tempi, considerato che la situazione attuale vede ancora spogliatoi esterni e una pavimentazione assolutamente non idonea per questo sport”.

Renato Magrelli