Una gara incredibile, roccambolesca e a tratti quasi grottesca quella della motoGP sul circuito di Phillip Island in Australia, con una formula inventata al momento dalla Dorna per sopperire al problema di eccessivo consumo di gomme con la direzione gara che stabilisce un caotico cambio moto al decimo giro per permettere ai piloti di finire la gara senza che il problema gomme potesse mettere in pericolo la salute del pilota.
Dopo la partenza al fulmicotone dei soliti tre spagnoli, si prevedevano scintille e così sembrava fino al cambio gomme dove un rientro troppo anticipato di Dani Pedrosa e un rientro ritardato fuori dalla finestra del cambio consentito di Marc Marquez con conseguente bandiera nera, spianano la strada ad un Jorge Lorenzo che come uno squalo ne approfitta assottigliando pesantemente il gap in campionato. Non sono in realtà mancate le scintille, con un forte contatto alla Doohan Corner tra Lorenzo e Marquez, proprio durante il rientro di quest’ultimo in pista dopo il tardivo pit stop, un errore che poteva costare caro ad entrambi ma che fortunatamente si è risolto con una sportellata alla “vecchia maniera”. In una giornata caratterizzata da una confusione totale dell’organizzazione torna a podio Valentino Rossi, abile a sfruttare la bandiera nera del giovane spagnolo e a regolare due bei rivali fino a quel momento, Cal Crutchlow, Yamaha Tech3, e Alvaro Bautista, Team Go&Fun Honda Gresini, rispettivamente quarto e quinto. Nella top ten le tre Ducati di Nicky Hayden, Andrea Iannone e Andrea Dovizioso, tutti in fila rispettivamente al settimo, ottavo e nono posto.
A chiudere la top ten e a vincere la sua prima gara dell’anno, Randy de Puniet, ART Aprilia, davanti al suo compagno di squadra Aleix Espargaro con quest’ultimo che si aggiudica lo speciale campionato delle CRT. In campionato si accorcia la distanza tra i primi tre con Marc Marquez sempre in testa a 298 punti, seguito da Jorge Lorenzo a 280 e da Dani Pedrosa a 264. Appuntamento il prossimo week end per il gran premio del Giappone a Motegi dove il giovane Marc Marquez avrà un primo match point per laurerarsi campione del mondo 2013.
Classifica GP dell’Australia, Phillip Island 2013
01- Jorge Lorenzo – Yamaha Factory Racing – Yamaha YZR M1 – 19 giri in 29’07.155
02- Dani Pedrosa – Repsol Honda Team – Honda RC213V – + 6.936
03- Valentino Rossi – Yamaha Factory Racing – Yamaha YZR M1 – + 12.344
04- Cal Crutchlow – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 12.460
05- Alvaro Bautista – GO&FUN Honda Gresini – Honda RC213V – + 12.513
06- Bradley Smith – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 28.263
07- Nicky Hayden – Ducati Team – Ducati Desmosedici GP13 – + 32.953
08- Andrea Iannone – Energy T.I. Pramac Racing – Ducati Desmosedici GP13 – + 35.062
09- Andrea Dovizioso – Ducati Team – Ducati Desmosedici GP13 – + 35.104
10- Randy De Puniet – Power Electronics Aspar – ART GP13 – + 37.426 (CRT)
11- Aleix Espargaro – Power Electronics Aspar+46.099 (CRT)
12- Colin Edwards – NGM Mobile Forward Racing+48.149 (CRT)
13- Yonny Hernandez – Ignite Pramac Racing – Ducati Desmosedici GP13 – + 49.911
14- Hector Barbera – Avintia Blusens – BQR FTR – + 49.998 (CRT)
15- Danilo Petrucci – CAME Iodaracing Project – Ioda Suter BMW – + 58.718 (CRT)
16- Luca Scassa – Cardion AB Motoracing – ART GP13 – + 58.791 (CRT)
17- Claudio Corti – NGM Mobile Forward Racing – FTR Kawasaki – + 1’08.105 (CRT)
18- Michael Laverty – Paul Bird Motorsport – ART GP13 – + 1’27.230 (CRT)
19- Lukas Pesek – CAME Iodaracing Project – Ioda Suter BMW – + 1’31.093 (CRT)
20- Hiroshi Aoyama – Avintia Blusens – BQR FTR – a 1 giro (CRT)
Emanuele Bompadre
