PECCO BAGNAIA 10: Il piemontese è stato perfetto. Guida la migliore moto gestita dal miglior team ma il gas si deve sempre dare. Lui ne ha dato tanto anzi tantissimo. Una quintalata di gas che ha incendiato sul nascere le ambizioni di Martin di vittoria. Un doppio gancio del ducatista ufficialissimo che lo porta in testa al mondiale. Una curiosità: se è il più forte del circus, se vince non perché guida la migliore moto curata del team ufficiale, se è un vero fuoriclasse, perché non perde occasione di parlare di Marquez? Ricordo che si lamentò della versione 2023 poiché quella del 2022 si guidava meglio; se non erro chiese spiegazioni alla Ducati sul perché di certe sue scivolate. Ah, Marquez ha meno di 4 anni e non 14 anni di differenza con lui. In pista è impeccabile, in sala stampa un pizzico migliorabile. Campione!
JORGE MARTIN 8: Lo spagnolo si è dovuto arrendere di fronte allo strapotere di Bagnaia e della sua Ducati 2024. In accelerazione la differenza tra i due è stata evidente così come nella gestione dell’usura delle gomme. Pecco e la sua Ducati 2024 sembravano avere una marcia in più. Jorge ha capito che doveva limitare i danni e così è stato. La sensazione, però, è che il mondiale abbia preso la direzione del box ufficiale. Martin, seppur guida una versione 2024 della Ducati, è pur sempre nel box di un team privato. In MotoGp quanti piloti privati hanno vinto il titolo? Ecco!
ENEA BASTIANINI 7: L’italiano ha avuto un’involuzione inspiegabile; da mattatore a rematore in difficoltà. Pensavo potesse essere della partita per la lotta per il titolo ma in Austria Enea non ha mai lottato per il successo. Il podio è sempre tanta roba ma prendere oltre 7 secondi dal teammate e oltre 4 secondi da un pilota non ufficiale non è proprio il massimo per chi guida la moto 2024 della casa che ha trasformato la MotoGp in un trofeo monomarca. Sveglia!
MARC MARQUEZ 9: Nella Sprint Race cade mentre era secondo. In gara da quattordicesimo dopo la prima curva a quarto alla bandiera a scacchi. Ancora una volta è il migliore delle Ducati 2023, ancora una volta batte una Ducati 2024 ma, soprattutto, ancora una volta dimostra che il vero fenomeno della MotoGp è lui. La prova? Se non vi basta vederlo mentre guida vi offro un piccolo indizio: quelli che invece di godersi i loro prediletti campionissimi chiacchierano e gettano livore su di lui. Da questi è stato detti dei problemi che la sua Ducati 2023 ha patito? Questa, però, è un’altra storia. Quella del motociclismo dice che un ragazzo con l’omero destro ruotato, in sella ad una moto inferiore alle ufficiali, ancora una volta ha emozionato. Mannaggia mannaggia!
BRAD BINDER 6: Il sudafricano, nella pista di casa della KTM, è solo quinto a oltre 18 secondi da Bagnaia. L’anno scorso concluse secondo. Sintesi di una stagione poco confortante. In affanno!
DUCATI: La migliore.
LE ALTRE: Il divario è diventato imbarazzante anche per chi a inizio anno aveva fatto vedere cose interessanti.
Fonte foto: pagina Facebook MotoGp
