PECCO BAGNAIA 9,5: L’italiano campione del mondo ritorna al successo dopo un bel duello con Binder. Se nella Sprint Race il ducatista si è dovuto accontentare della piazza d’onore, in gara l’ha spuntata a suon di sorpassi e resistenza tenace nelle ultime tornate. Successo, il secondo della stagione, che lo proietta in testa al mondiale. Perfetto!
BRAD BINDER 9: Furetto veloce e rapido che sull’asfalto spagnolo si è preso il piacere di battere la migliore moto nella Sprint Race. A dire il vero il sudafricano stava per bissare il piacere anche in gara ma la Ktm non è ancora all’altezza del razzo italiano. Il suo fine settimana, però, è più che positivo. Bravissimo!
JACK MILLER 8,5: La terza posizione è stata la costante del week end dell’australiano. Se, però, nella Sprint Race è stato più incisivo, in gara Jack ha subito l’azione sia del teammate sia del vincitore. Bravo!
JORGE MARTIN 8: Riscatto dello spagnolo nella gara che se da un lato non è mai stato della lotta per la vittoria dall’altro è stato protagonista per le posizioni che contano. Forza!
ALEIX ESPARGARO 7: Male nella Sprint Race, bene in gara. Il podio, però, resta lontano. Forza!
DANI PEDROSA 10: Dopo 4 anni dal ritiro, lo spagnolo torna in sella e fa sue la sesta piazza nella Sprint Race e la settima posizione della gara. Per la serie il talento non va mai in pensione, vedere Dani danzare tra moto lontane parenti con quella che era abituato a guidare è un piacere immenso. Questo, però, fa capire anche il reale valore dei piloti in pista…Grande!!!
DUCATI: Troppo forte.
KTM: Forte.
APRILIA: Non in forza.
HONDA e YAMAHA: Hanno voglia di esserci?
IL SENSO DI CERTE PENALIZZAZIONI: Che motociclismo è quello che sanziona ogni sorpasso non finito bene? Vogliono davvero trasformare lo sport che amiamo in uno spettacolo di intrattenimento per deboli di cuore? L’obiezione di coscienza del sorpasso è un qualcosa che, francamente, trovo lontana dalla natura del motociclismo. Certi personaggi, invece, dovrebbero occuparsi della sicurezza delle piste e del mostro che hanno creato. Le vie di fuga, purtroppo, non sono più sufficienti per le moto (le chiamo ancora moto anche se sembrano altro…) che scendono in pista. Sveglia!
Fonte foto: pagina Facebook MotoGp
