PECCO BAGNAIA 10: Per l’italiano l’appuntamento di questo fine settimana al Misano World Circuit Marco Simoncelli significa il decimo successo in MotoGp, il sesto stagionale, il quarto di seguito. Al termine di una gara emozionante che lo ha visto resistere agli attacchi del futuro teammate, vince e riapre il mondiale. La vetta è distante 30 punti ma l’inerzia che ha preso il campionato, con il campione del mondo in carica in grossa difficoltà, fa pensare che il titolo è qualcosa più di un sogno proibito. Occorreranno un mix di fattori quali i cavalli e la guidabilità della moto, la grinta e la concentrazione del pilota e un pizzico di fattore C. Avete mai visto un campione senza questo fattore? Buona fortuna!
ENEA BASTIANINI 9: Lotta, sbaglia, ci riprova, arriva lungo, ci crede di nuovo e per un soffio deve accontentarsi della piazza d’onore. Solo 34 millesimi, infatti, lo separano dal gradino più alto del podio. Enea, però, deve essere contento perché ha regalato agli appassionati tanti giri intrisi di suspense e classe. In settimana c’è stato l’annuncio della firma con il team ufficiale della casa di Borgo Panigale. Una curiosità: quale trattamento avrà? Dopo le ultime dichiarazioni di Domenicali, sarebbe bello scoprirlo. Nel frattempo: bravo!
MAVERICK VINALES 8,5: Lo spagnolo vive una fase di crescita del feeling con la sua Aprilia. E’ sempre più incisivo e soprattutto tallona sempre di più le posizioni del vertice. Gli manca, però, l’ultimo passo per essere vincente. Vamos!
LUCA MARINI 8: L’aria di casa gli fa bene eccome se gli fa bene. E’ per gran parte della gara nel trenino dei primi ed è bravo nel non farsi arpionare da Quartararo. Consistente!
FABIO QUARTARARO 5,5: Il francese vive, forse, un fine settimana difficile. Questa volta il talento non è stato sufficiente nel limitare al minimo i danni. Se qualcuno, poi, non si fosse steso, il passivo sarebbe stato peggiore. Urge un cambio di passo repentino, altrimenti potrà dire addio al “numéro un”. Sveglia!
ALEIX ESPARGARO 4: Se vuoi vincere il mondiale non solo non devi arrivare indietro al compagno di squadra ma soprattutto devi arrivare davanti la moto numero 20. Lo spagnolo, purtroppo, non ha saputo capitalizzare le difficoltà vissute da Quartararo. Malino!
DUCATI: La migliore.
APRILIA: Tra le migliori.
YAMAHA: Non la migliore ma neanche la peggiore.
SUZUKI, KTM, HONDA: Le peggiori.
ANDREA DOVIZIOSO: Gli auguro di trovare una dimensione felice anche fuori dalle competizioni. Buona strada!
LIVELLO PILOTI DI RISERVA: Non sono d’accordo con chi afferma che non ci sono piloti di riserva di alto livello. All’autore di questo pensiero ricordo che nei vari campionati nazionali puoi avere tutto il talento che vuoi ma se non hai i soldi, le gare le vedi dal bar. Negli ultimi vent’anni c’è stata una crescita dei costi delle gare spaventosa e questo ha portato a favorire chi ha la valigia carica di soldini a scapito del talento. Fino a quando le gare costeranno cifre spropositate e lo sport verrà visto solo come possibilità di spennare i polli di turno, di quale talento vogliamo parlare? Cosa c’è di autenticamente sportivo in un motociclismo che ha nel denaro il lasciapassare per le varie categorie? La cosa triste è, a mio avviso, far finta di cascare dal pero. Un pero che per alcuni è l’albero della cuccagna. Prima di parlare sarebbe opportuno dapprima scendere dal pero e rinunciare alla cuccagna. Un bel tacer non fu mai scritto!
Riporto le parole di Claudio Domenicali, l’amministratore delegato della Ducati (fonte sito SkySport):
“Quando due piloti non lavorano bene insieme, io sono contento a metà. Enea si poteva risparmiare quella staccata all’ultimo giro, ha rischiato troppo. Bisogna lavorare per la squadra, altrimenti veniamo criticati perché non vinciamo il mondiale piloti: vinca il migliore, ma senza stupidaggini“.
Caro Domenicali, premesso che Bastianini è ancora pilota di una squadra diversa da quella ufficiale, se si desidera davvero che a vincere sia il migliore non si può chiedere di non fare stupidaggini (leggi non provarci). Da uomo di sport e di grande esperienza dovrebbe saperlo. Sia contento in pieno, perché i due italiani a Misano hanno regalato spettacolo, quello che manca da anni alla MotoGp. Senza lo spettacolo, si sa, gli sponsor scappano e senza sponsor…
