Il Napoli non riesce ad approfittare del turno casalingo di Champions League per uscire dal tunnel dentro il quale è andato ad infilarsi da un mese a questa parte e regala letteralmente la vittoria ad un onesto e per nulla trascendentale Besiktas. Sarri prova a dare un po’ di freschezza alla squadra inserendo forze nuove ma l’inserimento di Maggio e Chiriches in difesa insieme a quella di Zielinski a centrocampo non sembrano aver sortito gli effetti desiderati così come l’esperimento di Mertens al centro dell’attacco non è risultata l’auspicata panacea per i malanni del reparto avanzato. I turchi hanno impostato la gara con la giusta determinazione e modestia cercando di tamponare l’arrembaggio degli azzurri rintanati nella propria metà campo e pronti a ripartire non appena fosse possibile; il Napoli , dal canto suo, invece di prendere atto del periodo difficile ed avere un atteggiamento più cauto è entrata in campo volendo fare degli avversari un sol boccone affrontando la partita con quel misto di inesperienza e presunzione mal gestita, inoltre, da un Sarri abbastanza confuso e poco lucido nel leggere i vari episodi della gara. Risultato finale: la frittata è servita! I turchi si portano a casa una vittoria che neanche loro, forse, pensavano di poter ottenere, si rilanciano prepotentemente in classifica ed il Napoli raggiunge il girone più basso dell’inferno calcistico. I mali del Napoli , attualmente , sono molti anche se non enormi e vanno affrontati dal trainer velocemente ; in primis il fattore psicologico: il nervosismo e la paura sta generando nei giocatori uno stato di avvilimento ed abbassamento di autostima facendo precipitare sensibilmente il rendimento della squadra , soprattutto di atleti, come Reina ed Insigne , particolarmente attaccati alla maglia. Altro problema è rappresentato dalla gestione del turn-over : gente in palese decadimento di forma come Jorginho oppure ipersfruttati come Hamsik e Callejon vanno sapientemente fatti rifiatare anche perché di gente che scalpita in panchina ce ne stanno in abbondanza . Terzo problema la gestione di Gabbiadini: il ragazzo ha dimostrato, anche ieri, qualità da non sottovalutare e di poter essere utile alla causa , purchè sia maggiormente utilizzato e, forse, maggiormente rispettato come uomo e calciatore. A Sarri spetta l’onere di risolvere in fretta almeno questi problemi oltre che l’obbligo di ritrovare la lucidità che compete al condottiero di una grande squadra . Il Napoli , pur complicandosi da solo il cammino verso una qualificazione agli ottavi che sembrava in discesa , addirittura una formalità , ha tutto il tempo per rimediare: fortuna vuole che il bottino fin qui accumulato le permette di mantenere ancora il comando della classifica e guardare dall’alto degli avversari, sicuramente, di qualità inferiore.
