Non ci sono dubbi, tra le derivate di serie, tra le moto più performanti in assoluto c’è la Zx-10R della Kawasaki, e che in molti campionati sta facendo vedere il suo valore cominciando dal mondiale SBK. Anche nell’Endurance, per il secondo anno consecutivo, la moto giapponese è protagonista conquistando anche nel 2013 la vittoria in uno degli appuntamenti più attesi della stagione, il Bol d’Or, che si corre per 24 ore sul circuito di Magny Cours in Francia.
Il Team Kawasaki SRC insieme a Kawasaki France e alla Pirelli mettono in bacheca la vittoria in una gara dura con un meteo che non ha aiutato e tantissimi colpi di scena che hanno caratterizzato l’intera competizione.
Tra i più costanti, l’equipaggio della Kawasaki del Team SRc formato dal campione nazionale francese della supersport Gregory Leblanc, il pilota del mondiale superstock 1000 Jeremy Guarnoni e direttamente dalla SBK, Loris Baz, giovane ma con tante ambizioni, che dopo aver conquistato la pole, hanno dominato la gara gestendo sempre nel migliore dei modi il vantaggio acquisito regalando a Kawasaki il nono successo da mettere in bacheca.
Alle loro spalle si è piazzato l’equipaggio in sella alla Yamaha R1 del Team Monster Energy Yamaha, formato da Sheridan Morais, Igor Jerman e Broc Parkes dopo il forfait all’ultimo minuto di Katsuyuki Nakasuga e l’infortunio di Josh Waters durante l’ultima gara nel BSB.
Completa il podio il Team Suzuki S.E.R.T. dopo i tanti problemi che li hanno afflitti, cominciando dagli incidenti di Vincente Philippe e di Anthony Delhalle a causa della pioggia, hanno saputo recuperare terreno grazie al velocissimo Julien Da Costa che è riuscito a recuperare il gap passando dalla 33esima alla terza posizione.
Fuori dal podio uno dei Team favoriti, il GMT94, con un equipaggio formato dagli specialisti dell’endurance, Matthieu Lagrive, Kenny Foray e David Checa, fratello del più illustre campione del mondo Carlos, presente ai box durante tutta la gara.
Ancora negativo il bilancio per BMW Motorrad France a causa dell cadute intorno alla sesta ora di Sylvain Barrier, attuale mattatore del mondiale superstock 1000, e di Karl Muggeridge che causano il ritiro della casa tedesca. Stessa sorte per il famoso Honda TT Legends composta dalla legenda vivente John Mcguinness, Simon Andrews e Michael Dunlop, che danno forfait per un problema tecnico alla moto incassando il primo ritiro nell’arco di tre anni di partecipazione.
Impresa da ricordare per Massimo Roccoli in forza al Maco Racing Team, con la Yamaha R1, insieme a Denis Bouan e allo specialista Conor Cummins, con quest’ultimo impossibilitato a continuare per una scivolata dopo l’ottava ora lasciando ai due rimasti le “ultime” quindici ore con il pilota italiano che conclude quindicesimo dopo 325 giri e circa 1400 chilometri fatti.
Ruggero Terlizzi
