Un secco 3 a 0 (25/16 – 25/19 – 25/20) rifilato alle avversarie sarde in poco più di un’ora, la dice lunga sulla voglia di vincere che è rimasta intatta nelle atlete sabatine. Un collettivo compatto e ben disposto in campo, mai seriamente impensierito dalle avversarie che non sono sembrate comunque in grado di “tenere botta” agli attacchi dell’Anguillara Volley.
Assente per infortunio la palleggiatrice Flavia Gemma, brillantemente sostituita da Martha Mosetti che è sempre riuscita a servire ottimi palloni alla Pelliccioni, a Raquel Ascensao e all’ultima arrivata Andrea Ilaria Fiorucci, potente ma forse poco precisa nella ricerca del lungolinea o delle mani del muro.
La squadra nella sua interezza ci sembra aver raggiunto già una splendida forma e dai nostri appunti rileviamo un’ottima prova anche di Marlene Ascensao, della Stamenkovich e della sempre attenta e dinamica Valeria Flamini.
Il primo set sfila così veloce che al pubblico ritardatario viene negata la piacevolezza del gioco delle “ragazze di Ferretti”;  nella seconda frazione con le Sabatine avanti di nove punti, c’è un tentativo di recupero delle atlete sarde che riducono lo svantaggio fino a tre punti. Le locali però accelerano e si aggiudicano con un bel margine anche il secondo tempo.
Nel terzo set l’avvio delle “ragazze di Ferretti” non è così potente da chiudere immediatamente la partita e consente alle ospiti di mostrare il loro carattere. Vanno infatti in vantaggio con le Sabatine che forse stanno tirando un po’ il fiato. Sul 17 pari tuttavia, le “ragazze di Ferretti” decidono che è arrivato il tempo di chiudere l’incontro e stringono i tempi aggiudicandosi la terza frazione con cinque punti di scarto.
Una prestazione di rilievo per il Volley Anguillara che inizia nel migliore dei modi un percorso certamente difficile, soprattutto grazie ad un’evidente compattezza del collettivo.
A conforto di quanto ci sembra aver visto, chiediamo a Elisabetta Soave, dirigente accompagnatore, di darci le sue impressioni su questo avvio di campionato.
“E’ stata una bella partita. Le nostre ragazze forse non hanno ancora ripreso l’aggressività dello scorso anno, verrà certamente nel breve. E’ stato comunque un bell’esordio”.
Ex giocatrice oggi dirigente accompagnatore. Elisabetta come si sta in panchina?
“Non molto bene e sempre con il desiderio di scendere in campo. Vivo in ogni caso pienamente anch’io il campionato come tutte le ragazze. All’esigenza comunque sono sempre pronta a giocare”.
Certamente è presto per dirlo, però apparentemente questa squadra non gioca solo su ‘un’atleta partita’ mentre sembra poter contare su una compattezza peraltro non facile da formare. E’ così?
“Il collettivo è molto unito anche perché la squadra è composta da atlete che sostanzialmente sono delle amiche anche fuori del campo. Nessuna forma di competizione o di invidia, in altre parole uno spogliatoio sano. Eventuali incomprensioni vengono affrontate e risolte nell’immediato”.
Miglior pregio e peggior difetto di questa squadra?
“Può sembrare strano ma ho una risposta sola per le due diverse domande: la compattezza. Un equilibrio che si rivela fondamentale per affrontare un campionato difficile come il nostro, ma che nello stesso tempo può rivelarsi pericoloso quando arriva un problema che tocca una delle ragazze: le altre ne risentono immediatamente. Per fortuna questo non accade spesso.”.
Il lavoro di certi accompagnatori o della panchina spesso non viene dovutamente ricordato. Ci si soffre?
“ In effetti ci sono persone come Alfredo Brancaleoni che svolgono un lavoro importantissimo che qualche volta meriterebbe una nota in più. E’ anche vero però che quando si parla di partite e di campionati alla squadra che scende in campo è inevitabile venga rivolta un’attenzione diversa; sono tuttavia convinta che i nostri supporters siano pienamente consapevoli del lavoro che porta avanti l’intero team”.
Domenica l’appuntamento per la squadra e per i tifosi è a Civitavecchia: si gioca contro la Comal Privilege reduce da una sofferta sconfitta in casa dell’Ostia. Avranno probabilmente il dente avvelenato e la voglia di rifarsi. E questo non dovrà certo accadere sulla pelle delle Sabatine.