L’incontro di domani, vedrà l’A.S.D. Tugurio Calcio ospitare il San Saturnino solo per mantenere il primato dell’imbattibilità in casa ed onorare un intero campionato giocato all’insegna della lealtà e della correttezza.
Con l’aria di festa che da diversi giorni tira in tutta Anguillara, sapendo che domani non sarà facile riuscire a parlare con il mister Maurizio Oiri, lo incontriamo oggi per fare il sunto di un anno che si è rivelato estremamente positivo per la Società del Presidente Stefano Aversa.
Mister, riprendiamo una Sua frase: ‘per la prima volta insieme ed è subito vetta’. Come lo spiega il successo del ‘giovane’ Tugurio?
“Capacità tecniche, atteggiamento mentale e disponibilità da parte di tutta la rosa dei giocatori e da parte dell’intero Direttivo”.
Evidentemente i parametri principali del successo del Tugurio sono quattro: manca alle affermazioni di Oiri quella relativa alle sue capacità tecniche ed umane, per cui questo lo aggiungiamo noi. A proposito di rosa, sbagliamo oppure dall’inizio del campionato ad oggi l’abbiamo vista assottigliarsi?
“In effetti è così. Lo definisco uno ‘snellimento fisiologico’. Si può verificare nel corso di un campionato che avvenga una sorta di selezione naturale.
Chi pur possedendo capacità tecniche inferiori ha voluto restare nel gruppo è rimasto. Chi ha deciso di scegliere altrimenti lo ha fatto senza che questo abbia influito minimamente sulla struttura della squadra che si è avvalsa di un’ossatura portante sulla quale di volta in volta, a seconda del tipo di partita, si sono inseriti gli elementi più idonei. Nessun giocatore ha mai fatto solo panchina, anzi, abbiamo cercato di avvicendarli sempre nel migliore modo possibile”.
Una giusta amalgama di squadra quella che è evidente nel Tugurio. Casuale che si sia creata o ha lavorato per ottenerla?
“La compattezza della squadra è stata da subito uno degli obiettivi che mi ero prefisso all’inizio del campionato”.
Non sia modesto Oiri, un collante, un catalizzatore deve pur esserci stato.
“Forse abbiamo vissuto due o tre momenti difficili nel corso del campionato. Ci siamo saputi raccogliere all’interno dello spogliatoio e nel pieno rispetto dei vari ruoli ci siamo saputi confrontare con tutta franchezza. Ho ritenuto doveroso ascoltare tutte le osservazioni e valutarle; certo, alla fine, la responsabilità della decisione finale non poteva non competere il sottoscritto. E’ stata una cosa che comunque i giocatori hanno accettato sin dall’inizio: confronto ma con una responsabilità di decisioni che non poteva essere collegiale”.
Naturalmente il Direttivo della Società non ha mai contrastato le sue decisioni.
“Mai, non si è mai verificato. In nessun caso mi è stato imposto un giocatore, un modulo o altro. Posso dire che oltre allo spogliatoio classico ce n’è stato un altro di diverso livello ma ugualmente compatto”.
Sta per essere messa la parola fine al campionato di terza categoria. Da settembre passate a quella superiore. Cosa cambia sostanzialmente?
“Fondamentalmente passiamo da un campionato provinciale ad uno regionale. Aumentano le spese, quelle di iscrizione ad esempio, che sono più onerose. Dovremo inoltre partecipare, come vincitori del nostro girone, anche alla Coppa Lazio, con un numero di impegni superiore. Nonostante il nostro gruppo di giocatori possa essere per tecnica da ‘prima categoria’, è chiaro che l’anno prossimo troveremo più di una compagine di valore con cui misurarci. Si rendono necessari pertanto ulteriori innesti sia nel gruppo dei giocatori che in quello dirigenziale. In entrambi i casi parliamo di persone che dovranno essere estremamente motivate di unirsi al nostro progetto”.
Uno degli argomenti di fierezza del Tugurio stava nel fatto che l’intera Società fosse locale. Quando parliamo di nuovi inserimenti significa che stiamo per modificare questa componente?
“Ci sono giocatori che hanno militato in altre squadre e che hanno manifestato il desiderio di entrare a far parte del nostro gruppo. Evidentemente stiamo parlando di ragazzi che condividono la nostra stessa passione e che sono disponibili a fare gli stessi nostri sacrifici: primo fra tutti quello di non poter percepire alcuna forma di compenso”.
In questi ultimi giorni alcuni aspetti del calcio ‘importante’ ha lasciato l’amaro in bocca a molti; ci sono stati degli episodi tanto tristi quanto esecrabili. Come combatte la vostra Società questi fenomeni ingiustificabili che non devono assolutamente trovare spazio nello sport?
“I ragazzi del Tugurio hanno saputo mantenere durante tutto il campionato un atteggiamento estremamente corretto e assolutamente privo di qualunque manifestazione meno che sportiva. L’unico caso negativo, peraltro punito dalla Federazione, ha trovato anche la Società d’accordo nella sanzione, al punto che ne ha aggiunta una sua nei confronti del giocatore. Nello standard del gioco del calcio, proprio il Tugurio ha dimostrato che il successo non si raggiunge se l’atteggiamento agonistico non rispetta canoni di sportività e di lealtà  sia nei confronti della propria Società che in quelli degli avversari”.
Tra la fine di questo campionato e il nuovo, che tipo di impegni avete previsto per la squadra del Tugurio?
“Stiamo definendo un programma che prevede la nostra partecipazione ad alcuni tornei oltre ad un triangolare che vorremmo organizzare noi prima dell’estate per ricordare lo ‘scozzese’”.
Parliamo di programmi e parliamo quindi anche di quelli più immediati di domani .Il dopo partita cosa prevede?
“Il direttivo ha previsto di salutare i tifosi e gli spettatori offrendo loro qui al campo porchetta e vino. In serata invece abbiamo invitato tutti gli amici a raggiungerci all’ExOnyx dopo cena e contiamo di fare mattina tutti insieme”.

E allora, che la festa incominci!