Un primo set che solo nella primissima parte, vede il Palocco all’altezza delle ragazze di Anguillara.
Arianna Casella, oggi in particolare evidenza, dimostra tutta la sua voglia di giocare e con un bel pallonetto porta il sestetto di Ferretti sul 14 a 8 obbligando il coach avversario a chiedere il secondo tie break.
Il Palocco che ha difficoltà a contenere la pressione delle sabatine, in fase di riscaldamento ci aveva dato l’impressione di possedere una buona tecnica a livello individuale. In partita evidentemente contano anche altri fattori.
Aluna Pelliccioni e Raquel Ascensao si alternano nell’ottenere punti finché sul 17 a 9 Valeria Flamini compie un miracolo che Simona Ippoliti vanifica sprecando malamente. Subito dopo si fa però perdonare recuperando un insidiosissimo pallone che aveva superato il muro. Ancora in evidenza la palleggiatrice dell’Anguillara che serve palloni preziosissimi ad Aluna che non perdona: siamo sul 20 a 10.
Aluna e Raquel continuano a marcare punti fino alla fine del primo set che si chiude per il Volley Anguillara con il punteggio di 25 a 12.
Il secondo set comincia con un agguerritissimo Palocco che si porta rapidamente sul 7 a 2 grazie anche ad una serie di errori di ricezione del Volley Anguillara. Ferretti si affretta a chiedere il tie break.
Il muro lacuale continua a ‘non murare’ e nonostante un tuffo di Aluna, il Palocco si porta prima sul 9 a 4 e poi sul 13 a 7. Il sestetto sabatino non riesce ad annullare il gap che lo separa dalle avversarie.
Tocca a Marlene Ascensao, d’astuzia, il compito di suonare la sveglia alle colleghe, subito imitata da Aluna che con un paio di bordate di precisione porta la quadra sul 11 a 13.
Marlene e Giada Stamenkovic consentono di raggiungere sul 15 pari il Palocco, il cui allenatore chiede quasi di seguito i due tie break preoccupato per i sei punti che l’Anguillara ha saputo recuperare in brevissimo tempo.
Si arriva facilmente al punteggio di 20 a 16 per la squadra di Ferretti grazie soprattutto ad Aluna che riesce sempre a schiacciare dove la difesa avversaria lascia spazi enormi.
Arianna Casella compie il miracolo in difesa ma è un momento no di Giada che reagisce in ritardo.
Pur servita malissimo, Arianna riesce a ‘trovare’ il pallone  e a segnare il punto del 23 a 18.
Quello finale del 25 a 20 lo segna con caparbietà Raquel dalla seconda linea, dopo uno scambio molto combattuto, archiviando così anche il secondo set.
Terzo set. Valeria Flamini è tra le migliori in campo, mentre dal bordo Ferretti non perde occasione di incitare le ragazze. Giada Stamenkovic si dimostra molto efficiente in questa fase di gioco.
Sul 7 a 3 appare evidente come le ragazze del Palocco abbiano ormai tirato i remi in barca
Simona Ippoliti alterna palleggi su tutta la prima fila sconcertando le avversarie che faticano a predisporre un muro degno di tale nome.
Oltre a Giada anche Marlene chiude bellissimi punti dal centro e la squadra si porta sul 10 a 5. Bellissima alzata di Simona Ippoliti e Marlene rifinisce e si ripete subito dopo. Sul 12 a 8 per il Volley Anguilara, il Palocco chiede il tie break.
Un’alternanza di punti porta le due squadre sul 18 a 13 per le ragazze di Ferretti che poi sul 15 delle avversarie chiede immediatamente il tie break.
Due bei punti di Arianna Casella ed è il coach del Palocco a questo punto che chiede il tie break.
Ormai è tardi per qualunque strategia e le ragazze del Volley Anguillara si aggiudicano l’incontro chiudendo il terzo set per 25 a 18.
Le ragazze a far festa a centro campo e Ferretti a sorridere sotto i baffi.

Resta purtroppo inalterato lo svantaggio con la prima in classifica e a sole tre partite dalla fine del campionato, e lo stress di dover annullare il gap che le separa dal Viterbo si fa sentire tra le ragazze del Volley Anguilara, anche se lo spirito è assolutamente indomito. Ce lo conferma uno scambio di battute che abbiamo dopo la partita, con Giada Stamenkovic.

Di origini serbe per via del nonno paterno, studentessa al terzo anno nella facoltà di ‘scienze della comunicazione’, gioca da soli sette anni a pallavolo. Dopo un intervallo di un paio di stagioni giocate con il Civita Castellana, e un brutto infortunio, Giada torna a far parte del Volley Anguillara dove aveva cominciato proprio con allenatore Gianni Ferretti.
Conosciuta per la puntualità (!) che per lei è quasi un optional, e su cui comunque dice di stare lavorando, Giada si presta volentieri alle nostre domande.
Il tuo ruolo?
“Centrale, ed è un ruolo in cui mi diverto anche perché riesco nelle sue specifiche particolarità”.
Quali sono le peculiarità di un centrale rispetto ad altre posizioni sotto rete?
“Sicuramente un buon occhio a muro che ti consenta in un nano-secondo di capire da quale parte arriverà l’attacco. L’opposto ha solo un angolo da tenere sotto controllo. Stare in mezzo inoltre significa avere sotto controllo sempre anche la posizione delle compagne per determinare quando intervenire e quando no”.
All’interno del tuo ruolo, un pregio e un difetto che sai di avere?
“L’attenzione nel gioco, almeno per questo livello di incontri, posso affermare di averla, anche se la definirei una caratteristica più che un pregio. Difetti, una miriade, ma ci sto lavorando”.
Qualcuno dice che parli troppo, magari fornendo alle tue compagne suggerimenti non richiesti. Passione per la squadra o una leggera forma di invadenza?
“Non credo che sia così. Sono una persona che spesso è criticata e sono cosciente che le critiche possono ferire, anche se fatte al momento giusto. In campo può succedere che ci incitiamo a vicenda, ma questo è ben diverso e non può certo intendersi come una critica”.
Da fuori sembra che qualche muro venga effettuato a mani molto distanti tra di loro. E’ una scelta tecnica o un difetto?
“Nelle serie superiori si tratta di una vera e propria tattica per poter coprire una superficie maggiore, io cerco di applicarla  soprattutto se mi trovo a murare da sola.. Questo tuttavia implica di avere sufficiente reattività per spostare le mani nel punto giusto e opporsi al pallone”.
Il rapporto con coach Ferretti?
“E’ la persona che mi ha iniziato alla pallavolo e che vedo come una sorta di ‘gigante buono’. Se non avessi avuto la sorte di incontrarlo sicuramente sarei ancora a praticare l’atletica leggera”.
Tre partite alla fine del campionato e due punti sotto al Viterbo. La vedo dura.
“Anch’io la vedo dura e credo che saremo costrette a battercela fino al 9 giugno. Non credo che il Viterbo possa perdere una delle prossime tre partite, anche se tutto è possibile nel volley. Sono preparata a disputare i play off e non lo considero una sconfitta rispetto al passaggio diretto alla categoria superiore. Certo il campionato è lungo e questo supplemento di partite non sarà cosa facile, soprattutto se affronteremo le partite con la paura di perdere”.
La più bella partita da voi disputata in questo campionato?
“Certamente quella vinta in casa contro il Viterbo: ci siamo tolte lo sfizio di battere la prima in classifica, e non è poco. La stessa soddisfazione che abbiamo provato quando abbiamo battuto il Villa Flaminia alle eliminatorie per la Coppa Lazio”.
Auguri a Giada per la fisioterapia e un consiglio: occhio all’orologio.