Dopo i campionati regionali svoltisi a Bracciano la settimana scorsa, domenica 7 marzo  anche ad Anguillara verrà proposto un evento simile, anche se riservato solo ai fighter dai 4 ai 12 anni. La manifestazione è organizzata dalla Palestra “BE FIRST” e sarà patrocinata dal Comune di Anguillara Sabazia e dalla F.I.K.B. (Federazione Italiana Kick Boxing).

Qusto tipo di discipline orientali racolgono sempre molta curiosità, per questo chiediamo qualche spiegazione ad Andrea, Direttore Tecnico del settore Kick Boxing della citata palestra.

“La manifestazione di domenica 7 marzo, che si svolgerà presso il palazzetto dello sport dalle 10,00 alle 13,00 ha come peculiarità quella di essere unica nella sua specialità in Italia. Mi spiego meglio: nel 2006, il Presidente del comitato regionale F.I.K.B. del Lazio, il pluri campione del mondo Massimo Liberati aveva espresso, nel corso di una riunione Federale, la volontà di creare un vivaio giovanile di piccoli Figther (combattenti), sul modello di ciò che esiste nel calcio, nel nuoto, nella pallavolo etc…, un settore giovanile della Kick Boxing. La Be Firts, tramite il lavoro del team Catarci-Montori, da allora ha formato una squadra di giovani promesse (4 anni-12 anni) di Kick Boxing, promuovendo contestualmente ogni anno una o più manifestazioni come quella del 7 marzo. L’esempio del Team Catarci-Montori è stato seguito da altri notissimi team della capitale, che saranno ospiti domenica 7 marzo ad Anguillara. La stessa cosa non si può confermare a livello nazionale, dove il progetto di sviluppo del settore giovanile della Kick Boxing ha trovato enormi difficoltà  nell’essere realizzato, non ci sono ad oggi in Italia, manifestazioni così importanti e peculiari, come quella organizzata dalla Be Firts e dal Team Catarci-Montori”.

“Domenica parteciperanno tra gli altri, i team del campione del mondo di Full Contact Maestro Liberati, del Campione Europeo di Full Contact Maestro Carella, il team del campione Italiano di Full Contact Maestro Ulissi, il team Rosmini dei Maestri Chiapparone e Galdi In totale dovrebbero partecipare circa 100 atleti (4-12 anni), un numero davvero importante se si considera la giovane età, rapportata al fatto che la nostra disciplina è ancora poco conosciuta tra i giovanissimi e soprattutto vessata da antichi e sbagliatissimi tabù, (sport violento) dovuti ad una disinformazione totale in merito”.

“La competizione, sarà improntata interamente sul gioco e sul divertimento dei giovanissimi “figther”. Nello specifico inizieranno con un circuito di atletica , in cui verranno proposti dei movimenti atletici che richiamino l’agilità, la velocità, l’equilibrio, e la resistenza fisica, successivamente si esibiranno in tecniche a ‘vuoto’ cioè calciando e boxando singolarmente a vuoto, esercizio che richiede una notevole abilità psicomotoria, infine si confronteranno in piccoli match, in cui i giovanissimi atleti combatteranno in modalità ligth, con controllo totale delle tecniche, muniti di tutte le protezioni che impediranno qualsiasi tipo di infortunio. Naturalmente ogni mini match avrà la super visione dei relativi coach, che regoleranno lo svolgimento degli incontri stessi”.

“Assolutamente si. Gli atleti sono preparati settimanalmente alla nostra disciplina ‘giocando’. Essi sono costantemente seguiti e preparati da un coach qualificato, il quale insegna loro non solo le tecniche della Kick Boxing, bensì anche la disciplina che da essa ne deriva; con questo si intende che al divertimento che ne consegue dal praticare questa disciplina, si insegna loro anche a farne uso esclusivo all’interno della palestra. Ad ogni modo dal momento che questa disciplina prevede un contatto fisico – sebbene leggero – è previsto l’uso di protezioni che tutelano le parti del corpo soggette ad essere colpite”.

“Come già ho detto, oltre all’insegnamento delle tecniche ed al controllo delle stesse, ogni istruttore insegna che ciò che si impara all’interno della palestra, mai deve essere usato all’esterno, neanche per gioco, questo vale per gli atleti giovanissimi. E’ chiaro che un atleta adulto nel caso dovesse patire un aggressione fisica, saprà come difendersi. In ogni caso le persone che praticano la Kick Boxing, vedono aumentare il loro autocontrollo, in considerazione del fatto che si sentono più sicure e perché sono consapevoli di conoscere tecniche molto particolari per difendersi e non certo per offendere gratuitamente il prossimo”.

“Chiariamo subito che la Kick Boxing non è una disciplina da combattimento orientale, ma è nata negli Stati Uniti nel 1974, certo le sue tecniche derivano in parte dal Karate
e  dal Kung Fu che sono arti marziali orientali – tecniche dei calci – e dalla boxe – tecniche pugni -, ma si tratta di una disciplina nata e sviluppata in occidente. La Kick Boxing come tanti altri sport da combattimento, infonde un profondo senso di sicurezza personale abbinato ad un autocontrollo totale, proprio per ciò che dicevo prima, essere consapevoli di sapere come comportarsi in caso di aggressione, e consapevoli di poter eludere eventuali malintenzionati. Escludendo di dover ricorrere a quanto sopra detto, gratuitamente, ovvero per puro divertimento o per bullismo, questo non succede, almeno nelle nostre scuole”.

“La mia compagna, ha due bambini meravigliosi, una bambina di 10 anni e un maschietto di 6 anni, sono allievi del nostro corso da 2007, sono entusiasti di questo sport, nuovo, divertente, coinvolgente, e devo dire con piacere che queste sensazioni sono vive in tutti i bambini dei nostri corsi e soprattutto le stese sensazioni sono vissute dai genitori”.

“La Be Fisrt, nasce come palestra specializzata nelle  arti marziali in generale, per cui ogni persona uomo o donna, piccoli o grandi, troveranno una risposta alle loro esigenze. Esistono corsi di Karate, Judo, Muay Thay, Kung Fu, Difesa Personale e naturalmente la Kick Boxing.
Nei nostri corsi di Kick Boxing, sono numerose le atlete donne. Principalmente i motivi che avvicinano una donna alla nostra disciplina sono due.
Il primo è perché attraverso il nostro allenamento durissimo riescono ad ottenere una forma fisica completa,  non solo quella meramente estetica, vale a dire un bel fisico, ma sopratutto uno sviluppo dell’apparato cardio-vascolare, muscolo-scheletrico completo, in una sola parola un benessere organico completo del nostro corpo.
Il secondo motivo e perché a tutti gli allievi, agonisti e amatoriali, vengono insegnate tecniche di combattimento molto particolari, ricercate, e soprattutto concrete se applicate ad un eventuale aggressione in strada. Questa componente come già detto, sviluppa in ogni atleta, ed in particolare ad una donna un senso di sicurezza personale molto profondo ed unico.
In ultima analisi c’è un “step” di motivazione superiore che riguarda le donne che scelgono di diventare delle ‘atlete agoniste’. In questo caso la donna dovrà affrontare allenamenti ancora più duri, sacrifici alimentari per il controllo dl peso, e superare controlli medici particolari, ma soprattutto provare la forte emozione di salire sul ring per un combattimento vero, duro, molto faticoso sia dal punto di vista fisico che psicologico, dove vi posso assicurare si vivono scariche di adrenalina pura di una intensità unica, alla fine di ogni match le ragazze sono molto provate, ma che si vinca o si perda, avranno vissuto una emozione che regala una gioia molto speciale, essere riuscite a fare una cosa che poche donne scelgono di fare, per questo motivo anche se un incontro si perde, vivono nella consapevolezza e nella felicità di essere nel loro piccolo delle “donne speciali”, perché posso confermare che chi scegli di essere una combattente agonista fa una scelta coraggiosa”.

“Chiariamo da subito che  il termine Kick Boxing, è un contenitore dentro il quale esistono le diverse specialità della Kick Boxing quali il Semi Contact, che è una disciplina in cui gli incontri si decidono con un verdetto sempre ai punti; ogni volta che un combattente tocca in modo nitido l’avversario il giudice blocca l’incontro e  assegna un punto a chi ha portato il colpo, un po’ come il Karaté.
Gli incontri sono sulla distanza delle due riprese da 2 minuti ciascuna, al termine della quali chi ha accumulato più punti vince l’incontro. E vietato portare colpi alla nuca, alle parte inferiori delle gambe, ai genitali, e dietro la schiena, sono vietate proiezioni, gomitate e ginocchiate. Si combatte con tutte le protezioni: caschetto, paratibia, calzari, guantoni, paradenti, sospensorio – genitali -, pantalone lungo e maglia del Team di appartenenza E’ una disciplina dove viene sviluppata una elevata rapidità di esecuzione.
Il Ligth Contact invece è una disciplina in cui i contendenti usano le tecniche senza alcuna interruzione da parte del giudice quando colpiscono l’avversario, per cui un combattente porterà sempre un attacco in serie usando colpi con tecniche di pugni e calci. Durante il combattimento gli atleti dovranno avere l’accortezza di controllare i colpi delle tecniche che non possono essere portati alla massima potenza pena la squalifica. I colpi dovranno essere portati al 60% della potenza fisica. Non è previsto difatti il ko nel Light, ma il verdetto sarà assegnato ai punti dai tre giudici giudicanti. Gli incontri sono sulla distanza delle due riprese da 2 minuti. Si combatte con tutte le protezioni e sono vietati i colpi, alla nuca, alla schiena, ai genitali, alla parte inferiore delle gambe., vietate proiezioni, gomitate, ginocchiate. E una disciplina dove viene sviluppata una enorme velocità e coordinazione e naturalmente la purezza della tecnica, in quanto nell’assegnare il verdetto i giudici premieranno soprattutto i combattenti che portano le tecniche con maggiore classe.
Il Full Contact è una disciplina in cui i figther portano le tecniche al massimo della loro potenza cercando di vincere l’incontro anche con il ko e cioè prima del limite, in questa disciplina è previsto il ko, altrimenti il verdetto verrà dato ai punti. Si tratta chiaramente di una disciplina durissima. Si combatte al meglio delle due o tre riprese da due minuti a seconda dell’importanza del titolo. I combattenti calzano pantaloni lunghi e senza maglietta, Si usano le stesse protezioni delle discipline sopra citate, e il regolamento impone gli stessi divieti nei colpi.
Il Low Kick   è una disciplina che ha le stesse regole del Full eccetto la variante non di poco conto, che prevede di colpire con i calci anche la parte inferiore delle gambe. Naturalmente esiste anche nella Low Kick la forma Light in cui gli atleti dovranno portare le loro tecniche controllando la potenza dei colpi. Si combatte con i pantaloncini corti e senza maglia per la disciplina a contatto pieno nella Low Kick Light si deve indossare la maglia del team di appartenenza. Sono previste due o tre riprese da due minuti a seconda dell’importanza del titolo in palio (Regionali 2 riprese- campionati Italiani 3 riprese). Per le protezione e i colpi vietati valgono le stesse regole delle discipline sopra descritte.

Il Muay Thay  è una disciplina in cui i combattenti possono colpire al massimo della loro potenza, è previsto  il ko, Nella Thay è permesso colpire la parte inferiore delle gambe, si possono utilizzare le gomitate e le ginocchiate, inoltre e previsti proiettare a terra l’avversario. Si combatte con i pantaloncini corti e senza maglia. Inoltre i combattenti non devono indossare i calzari e i paratibia. Per ora è in via sperimentale la Muay Thay Ligth che prevede l’uso del controllo dei colpi e l’uso delle protezioni ai piedi, ma non ancora trovato spazio nelle gare ufficiali.
Da poco più di un anno sono state inserite all’interno del contenitore Kick Boxing il K1 e la Savate.
Il K1 è una disciplina nuova che sta avendo un enorme successo, si tratta in breve di un disciplina simile alla Thay boxe, escludendo l’uso dei gomiti ed inoltre è possibile bloccare i calci con le braccia e spazzare l’avversario purchè l’azione sia continuativa.
La Savate è la storica Boxe Francese, simile come stile alla Low Kick, dalla quale si differenzia per la maggiore velocità e leggerezza delle tecniche e soprattutto per il caratteristico ‘tutù in raso’ che usano i combattenti della Savate”.

“Assolutamente no. Le persone che si iscrivono ai nostri corsi possono scegliere liberamente se limitare la loro presenza all’attività amatoriale, e quindi partecipare ai duri allenamenti fisici e imparare le tecniche di combattimento senza poi dover misurarsi in un match vero e proprio, oppure scegliere di diventare un agonista e partecipare alle competizioni federali dove sono previsti almeno 10 combattimenti in un anno”.

“Telefonando allo 06 9995347 alla segreteria della palestra Be First che è aperta nei seguenti orari e giorni: dal lunedì al venerdì dalle ore 09.00 alle ore 21.00 orario continuato per informazioni. Sabato dalle ore 09.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00.
In ogni caso i corsi di Kick Boxing si tengono il lunedì–mercoledì-venerdì per gli adulti dalle ore 19.00 alle 20.15 e dalle 20.15 alle 21.30.
Per la Mini Kick il lunedì e il venerdì dalle 18.00 alle 19.00. All’inizio di ognuno di questa lezione sarà possibile parlare con uno dei cinque istruttori federali presenti in sala: Andrea, Massimiliano, Luca, Michele, Davide.