“Per affrontare con serenità il campionato di categoria superiore – ci dichiara Giovanni Ferretti in un recente incontro -, era indispensabile procedere ad alcune integrazioni visto che ci troveremo ad affrontare avversarie che almeno sulla carta dovrebbero essere più esperte e quotate di noi”.
Un’ulteriore novità confermataci da coach Ferretti è rappresentata dal passaggio nei ruoli dirigenziali di Elisabetta Soave che pur continuando ad allenarsi con la squadra, seguirà gli incontri come dirigente accompagnatore. Molto amata da tutte le ragazze, siamo certi che ‘Betta’, anche fuori campo, saprà continuare a mettere la sua esperienza a disposizione di tutta la squadra.
Mister Ferretti, ha già avuto modo di sapere contro quali avversarie vi confronterete nel prossimo campionato e quali saranno quindi le più pericolose?
“In questa fase mi sento di fare solo delle supposizioni. Tra le nostre avversarie sappiamo comunque che ci sono squadre che hanno ben figurato nello scorso campionato di serie C, vedi Zagarolo e Roma Centro per esempio”.
I due nuovi inserimenti completano la rosa o andranno a sostituire qualche esodo?
“Nessuna delle atlete della passata stagione ha lasciato la squadra. L’obiettivo della Società è stato quello di integrare il gruppo già esistente. Abbiamo pertanto arricchito la rosa con due elementi di rilievo. Di indubbia esperienza e capacità con innumerevoli campionati di B1 alle spalle, Marzia Scalamandretti è una giocatrice che si trova in una condizione fisica eccellente; l’abbiamo contattata proprio per arricchire con la sua esperienza una particolarità che forse a noi mancava. Il nostro infatti è un gruppo compatto, all’interno del quale le ragazze sono molto motivate ma anche molto giovani; atlete che non hanno ancora completato il loro processo di crescita sia tecnico che umano. Siamo certi comunque che quest’anno faremo una gran bella stagione”.
Abbiamo sempre detto che il collettivo esiste, così come al suo interno esiste un palleggiatore e più di uno schiacciatore. Con questi due nuovi arrivi, chi dovrà cedere il posto?
“Le nostre ragazze sanno che con la nuova stagione il livello tecnico è cresciuto di molto visto che dovremo affrontare un campionato che presenta difficoltà diverse. Chi fa sport, soprattutto di squadra, sa benissimo che l’importante è il collettivo e qualunque cosa intervenga per migliorare la capacità del team deve necessariamente essere accettata. E’ comunque un aspetto che a mio avviso è già superato. Proprio in questi primi allenamenti ho avuto la conferma che questo tipo di innesti contribuiscono a motivare il gruppo e a fare sempre meglio. Sarà comunque il campo a decidere chi avrà più diritto di giocare”.
Qualche novità sull’impianto di gioco?
“Al momento ci è stata fatta un’assegnazione di questo impianto (nuovo palazzo dello sport -ndr) fino al momento in cui non potremo disporre dell’altro (il pallone della Provincia attualmente inutilizzato – ndr) per il quale stiamo attendendo notizie dall’Amministrazione comunale. Come Società ci siamo impegnati a spendere circa sessanta mila euro per lavori di adeguamento della struttura finalizzati all’ottenimento della concessione della stessa. C’è da rifare la pavimentazione e aggiungere delle tribunette per gli spettatori”.
A che punto è il vostro vivaio di giocatrici?
“Abbiamo fino all’under sedici un folto numero di giovani atlete. Negli ultimi due o tre anni abbiamo forse sbagliato qualcosa per cui il passaggio tra sedici e diciotto è avvenuto con grossa fatica facendoci perdere diversi elementi. L’attuale gruppo agonistico si è compattato da subito impedendo di fatto l’inserimento di altre ragazze che hanno preferito andare presso altre società o addirittura smettere di giocare. Partecipiamo comunque a sei diversi campionati giovanili proprio per coltivare un vivaio di spessore”.
Da quanto tempo avete ripreso la fase di preparazione al nuovo campionato?
“Le ragazze hanno fatto pesi per tutta l’estate, tre volte a settimana in palestra. La forza nella pallavolo è una componente direi essenziale. Espressa con rapidità serve ad eseguire quei movimenti tecnici indispensabili per un giocatore di volley”.
Problematiche di sempre: risolte o se ne sono aggiunte altre?
“Il vero problema è costituito dalla mancanza di una vera struttura che ci consenta di lavorare in maniera ottimale. Non cerchiamo una sede di prestigio ma qualcosa che ci permetta di operare tecnicamente nella maniera giusta”.
Prima che cominci la sessione d’allenamento, avviciniamo le due “nuove stelle” per provare a conoscerle meglio.
Marzia Scalambretti, in che ruolo giochi?
“Martello, Durante venti anni di attività agonistica ho sempre prediletto l’attacco. Oggi provengo dalla Tirreno Power di Civitavecchia che lo scorso campionato giocava in B2, dopo aver giocato in B1 con il Fidia e in A2 con l’aeronautica”.
Passare ad una squadra che giocherà in serie C potrebbe sembrare un passo indietro, anche perché le tue compagne sono giovanissime, è così?
“Non lo ritengo assolutamente un passo indietro. Avrei potuto continuare a giocare in B2 ma dopo quattro anni di continue trasferte ho preferito cambiare anche per essere più vicina a mio figlio e costruire qualcosa di nuovo non solo come atleta ma anche come donna. Ho inoltre una capacità di adattamento probabilmente fuori del normale, per cui non mi creo problemi di questo tipo”.
E’ ancora presto per chiederti se nel Volley Anguillara hai notato grosse differenze rispetto a precedenti collettivi nei quali hai giocato?
“In queste due settimane di preparazione atletica mi trovo molto meglio che in passato. La squadra è composta da ragazze giovanissime ma la mia percezione è quella di aver trovato un gruppo molto ben amalgamato: una sensazione senz’altro positiva. Si dice che il carattere di una squadra rifletta sempre quello del suo allenatore, e con Giovanni Ferretti mi sono trovata bene da subito, per cui sarà sicuramente la stessa cosa con tutte le mie compagne di gioco”.
Incontriamo anche Ludovica Centro nata nel 92 a Roma, da sempre regista palleggiatore. Proveniente dalla B2 in cui l’anno scorso ha avuto modo di ‘scontrarsi’con Marzia che considera una giocatrice espertissima. Iniziata la fase agonistica con il Don Orione dichiara di essersi formata soprattutto negli ultimi due anni con il Casal de’ Pazzi e Fonte Roma Eur.
Anche per te una domanda inevitabile. Perché questo cambio di squadra e soprattutto in una categoria inferiore?
“All’interno delle due ultime squadre ‘giovanili’ con cui ho giocato in B2 non abbiamo mai potuto aspirare a vincere il campionato. Giocare per mantenere una posizione di metà classifica credo sia molto meno gratificante che entrare in una compagine come quella del Volley Anguillara estremamente motivata dal passaggio ad una categoria superiore”.
Quali sono i pilastri di una formazione di volley secondo te?
“Palleggiatore e libero. Quest’ultimo ha la responsabilità della zona più lontana dalla rete supportando eventuali difficoltà di ricezione, mentre il palleggiatore è quello che sta su tutti i palloni decidendo poi su chi alzare”.
Tu hai avvertito sicuramente meno il ‘fattore età’ entrando a far parte di un gruppo di coetanee, è così?
“Ho trovato ragazze molto affiatate, anche se finora ho avuto pochissime occasioni di allenarmi con loro. Sono sicura che faremo bene”.
E allora, appuntamento a metà ottobre per l’inizio del campionato, forse in casa, e in bocca al lupo a tutto il ‘firmamento’ del Volley Anguillara.
Renato Magrelli
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