Con nove vittorie e quattro sconfitte. il Volley Anguillara ha finito il girone d’andata: giocate tredici partite. In casa ben sei incontri sono terminati con un secco 3 a 0.
A 5 punti dalla prima e a soli 2 dalla seconda, la squadra consolida quindi una terza posizione in classifica,  che decisamente lascia ben sperare per il prossimo futuro.
Sabato scorso a fare le spese del momento positivo delle ragazze di Anguillara è stata la squadra del Prometeo che si è vista sconfiggere per 25/20 – 25/15 – 25/22.
Si inizia con il servizio della Prometeo ma le ragazze del Volley locale non rispondono: un minuto di silenzio per onorare anche qui lo “Scozzese” amico di tutto lo sport di Anguillara.
L’inizio non è dei migliori: si parte in salita con qualche errore, arrivando rapidamente sull’ 1 a 4. Un ottimo muro avversario si oppone alla solita “mazzata” della Pelliccioni e ci deve pensare Raquel Ascensao a trovare il varco giusto. Veloce la rimonta fino al 4 a 5 e le avversarie chiedono la formazione (!). Questa tecnica nel corso della partita si ripeterà con una certa frequenza: farà anche parte del gioco ma è comunque qualcosa che a noi non piace molto.

Assistiamo a un “botta e risposta” che porta le due squadre sul 10 pari ma Ferretti non sembra contento di alcune pause che le ragazze si prendono e chiama il ‘time out’ sul 14 a 16.
Raquel comincia a bombardare imitata dalla Stamenkovic che colpisce in veloce dal centro. Oggi sono in palla anche Marlene Ascensao e l’apparentemente fragile Michela Ippoliti: siamo sul 19 a 16 e il Prometeo avverte il pericolo chiamando il ‘time out’.
Aluna Pelliccioni imperversa e sul 23 a 20 secondo ma inutile ‘time out’ del Prometeo che perde il primo set 25 a 20.

Nel secondo set si parte a tutta birra e grazie anche ad insidiosissimi servizi di Giada Stamenkovic, il Volley Anguillara si ritrova presto a condurre per 11 a 4. Poco da segnalare se non la bravura nel servizio di Michela Ippoliti sempre al limite della linea di fondocampo. Salvataggio miracoloso di Aluna che purtroppo non serve e le avversarie cercano inutilmente di rifarsi sotto. Non serve, e perdono anche il secondo set per 25 a 15.

Nel terzo tempo sembra che le ragazze di Ferretti  prendano un po’ sotto gamba l’incontro credendo forse di avere ormai la vittoria in tasca. Un paio di brutti interventi da parte di Arianna Caselli che non appare proprio al massimo della forma; Aluna Pelliccioni la imita e sbaglia anche lei, e da un certo lato la cosa ci conforta un po’: la ragazza non viene da Pandora, è umana!
Sul 19 a 20 Ferretti chiama il ‘time out’ e abbiamo l’impressione che dia una leggera strigliata alle ragazze. Si prosegue in un’alternanza di punti con i due ‘time out’ quasi consecutivi chiamati dal Prometeo ma ormai è tropo tardi e il Volley Anguillara si aggiudica l’incontro chiudendo il set 25 a 22.
Ben fatto ragazze, bella chiusura de girone di andata.

Ci incuriosisce la studentessa universitaria di Scienze dell’Educazione Aluna Pelliccioni che quando attraversa il campo cammina come una mannequin, ma quando vola sulla rete picchia invece come un metalmeccanico in fonderia, e per questo l’avviciniamo.
Perché la scelta del volley?
“Sono dieci anni che gioco, ho cominciato naturalmente con il mini volley, e sempre con questa squadra di Anguillara, arrivando a giocare anche in serie C”.
Ogni tanto la squadra sembra entrare in pausa, da che dipende? Errore dei ruoli in campo?
“Non si tratta di ruoli sbagliati, è solo una questione mentale. E’ vero che facciamo delle pause, e l’espressione giusta è che spesso ci addormentiamo. Un difetto che abbiamo da diverso tempo indipendentemente dalla squadra che abbiamo davanti. Ci pensa poi l’allenatore Ferretti a richiamarci all’ordine…”
Chi è la più completa in squadra secondo te?
“Non credo di saper rispondere a questa domanda. Rischierei di dare un giudizio di parte. Qualcuna di noi ha sicuramente più esperienza perché gioca da più anni a questi livelli, così come qualcuna riveste un determinato ruolo in maniera migliore. Nell’insieme il livello è comunque alto”.
E’ più gratificante una schiacciata o una difesa miracolosa?
“Gratificanti entrambi ma senza dubbio una schiacciata che ottiene un punto. E’ un risultato più visibile di una difesa, magari anche impossibile, che però poi ha comunque un seguito che non è detto determini poi il punto”

Su cosa stai lavorando per migliorarti?
“L’attacco sicuramente più della ricezione. Devo cercare di variare di più i miei colpi, soprattutto per poter giocare contro squadre di un certo livello. Alcuni colpi, come per esempio la diagonale stretta, non ce l’ho ancora, così come purtroppo il pallonetto che non è proprio nella mia mentalità”.
La posizione in campo dove ti trovi più a tuo agio?
“Posto sei: ricezione e difesa. Mi ci sento tra l’altro molto più sicura”.
Tra le squadre avversarie, a fine girone, le due più temibili e perché?
“Ovviamente il Viterbo, a torto o ragione prima in classifica, e il Settecolli. Sono due squadre con molta esperienza, dotate di molta testa che consente loro di restare sempre concentrate e sicuramente anche dotate di bravura”.
Un traguardo per volta. Ce la farete ad entrare nei play off?
“L’anno scorso ero infortunata e non ho potuto giocare i play off. Anche se sono scaramantica, mi sento di dire che sicuramente ce la faremo, soprattutto se continueremo a giocare come abbiamo fatto nelle ultime sette partite. Per la serie C incrociamo le dita”.

Sabato si riposa, e il 6 febbraio si gioca fuori casa con il Quintilia  penultima in classifica. Un grosso “in bocca al lupo” ad Aluna & Co.