Quest’anno sembra che la sventura si sia abbattuta sul mondo delle corse, mentre a Silverstone si festeggiavano i piloti della SBK e delle categorie minori, ad Assen, dove andava in scena il mondiale sidecar, la tragedia proprio ad inizio corsa in uscita dalla prima curva, dove il mezzo dell’equipaggio svizzero finiva in testacoda per poi ribaltarsi con il co-pilota Sandor Pohl di 34 anni che finisce in piena traiettoria venendo letteralmente tranciato dal veicolo che sopraggiungeva a piena velocità.
Immediati i soccorsi ma sin da subito si è capito che per il povero Sandor non c’era niente da fare. La gara è stata immediatamente sospesa, anche se la federazione internazionale ha deciso in seguito di far riprendere il palinsesto della giornata sicuramente una scelta discutibile forse suggerita dal motto “the show must go on”, viste le oltre 40000 persone presenti per l’evento.
Un incidente inevitabile come quelli successi negli ultimi anni, cominciando da Shoya Tomizawa fino al povero Andrea Antonelli 15 giorni fa in Russia, nella bagarre e in piena velocità con l’impossibilità di  evitare un pilota che ti cade davanti, la colpa non è  di nessuno, i rischi ci sono, sempre, ed ogni pilota è consapevole del mestiere che si è scelto mosso prima di tutto dalla passione per i motori e per le corse.
Non possiamo che unirci al cordoglio dei famigliari e degli amici di Sandor Pohl.

Emanuele Bompadre