Due indizi sono una coincidenza, ma se diventano tre fanno quasi una prova. Concentrata, compatta e determinata, l’Anguillara versione esterna si regala la seconda gioia della stagione, violando con autorevolezza e personalità il PalaLuiss. Contro una M.Roma in salute, reduce dal secco 3-0 inflitto all’Isola Sacra, i biancoblu hanno sfruttato al meglio le proprie armi, minando le certezze degli avversari nella fase di costruzione del gioco.
Il fattore determinante nel decidere le sorti di una sfida praticamente mai cominciata è stata la percentuale di positività degli ospiti dalla linea dei nove metri. Alternando la soluzione float a quella potente Santi e compagni hanno quasi sempre costretto gli alzatori neroverdi – alternatisi in una staffetta che non ha dato i frutti sperati – a giocate scontate e prevedibili. Miglior interprete del fondamentale è stato senza dubbio Matteo Piccini, che ha trafitto la sua ex squadra con tre colpi vincenti. Nelle rare occasioni in cui il muro biancoblu – da segnalare a riguardo i cinque punti messi a segno da Francesco Bussi –  non è riuscito ad arginare gli attacchi dei capitolini, ci ha pensato una seconda linea attenta, ordinata e guidata dall’onnipresente Giovanni Sgrazzutti a rispondere colpo su colpo.
La presenza dei tifosi organizzati dell’M.Roma – nota di colore e fenomeno inusuale nella categoria –  giunti al PalaLuiss nelle battute finali della seconda frazione di gioco, non ha più di tanto influito sulla tenuta mentale dei ragazzi di mister Fagiani, attenti e con la testa su una partita che a quel punto era già incanalata sui giusti binari.
Sette punti in classifica, tutti ottenuti nei tre confronti lontano da casa. Il destino dell’Anguillara passa ora per la doppia sfida casalinga con Marino e Civitavecchia. Esorcizzare il PalaFagiani rappresenta il primo passo da compiere per raggiungere un traguardo che, mattoncino dopo mattoncino, va costruito e conquistato proprio sul legno sabatino.