Una Futsal Isola stranamente nervosa, con il braccino corto e mezza squadra fuori tra infortuni e squalifiche, incappa nella più brutta prestazione della stagione, gettando via in un colpo solo metà del vantaggio fin qui messo in cascina sull’Artena. Squadra stanca, stralunata, senza cambi, morbida dietro e con il caricatore a salve davanti. La Queen’s gioca con tigna e vince 5-3, portandosi via tre punti buoni per il morale ma non per la classifica. I play off sono ormai andati.
LA PARTITA Gli Orange sono un bollettino di guerra. Robinson è out da ottobre. Montenero squalificato. Imperato ci prova ma dà forfait all’ultimo, Verrone va in panca ma solo per fare numero. La sfiga s’accanisce e alla prima azione l’Isola va sotto: palla persa a centrocampo, la linea arretrata è lenta a rientrare e viene presa di infilata da Ruzzier. Facile facile per la Queen’s che si rintana dietro e aspetta solo i regali che l’Isola in versione Babbo Natale non lesina.
Gli ospiti mettono sul piatto d’argento almeno tre occasioni d’oro che i capitolini non sfruttano. Così gli Orange decidono di fare da soli e concedere un rigore ingenuo che DeSantis mette dentro. Due a zero ma azione viziata da un fallo per l’Isola invertito.
SECONDO TEMPO Nel secondo la banda Lattanzi come spesso capita si sveglia e in cinque minuti rimette le cose apposto. Prima Veronesi poi Guerra impattano la partita. Ma è solo il canto della sirena. Gli Orange ripiombano nel buco nero che sembra averli risucchiati e concedono tre gol da polli (due di Ruzzier e uno di Scaccia) e un’espulsione, la terza in tre partite (stavolta è Guerra a farsi cacciare), decimando una squadra che nelle prossime partite dovrà far leva sugli under 21 che ha in casa. Sul 4-2 da segnalare un gol evidentemente regolare annullato all’Isola. Il 5-3 è di Veronesi.

Ufficio Stampa Futsal