Gattuso: “Daremo battaglia alla Juventus”

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Queste tutte le sue dichiarazioni, rilasciate in diretta su e Milan TV:

LA JUVE
“La Juve è da sette anni che vince, è di un altro pianeta, è una delle squadre più forti in Europa. Ha grande mentalità, è molto solida e a volte i giocatori non sembrano nemmeno sudare. In più ha aggiunto un campione a livello tecnico e fisico come Ronaldo. Rispetto a quando lo affrontavo da giocatore, adesso Ronaldo è più maturo e bada alla sostanza. Per fermarlo dovremo marcarlo di reparto, con il collettivo e l’organizzazione. Loro non ti danno nessun punto di riferimento, sono nettamente più forti di noi. Contro il Manchester United hanno dominato. Ma ce la giocheremo a testa alta: daremo battaglia. Dovremo giocare da squadra: ci proveremo”.

I ROSSONERI
“La mia squadra deve continuare così, stiamo lottando sempre e andando alla ricerca di qualcosa di nuovo. La voglia non manca mai. Stiamo dimostrando grande carattere e senso di appartenenza: questa squadra ha bisogno di sentirsi viva e importante. Abbiamo preso tanti gol, è vero, ma stiamo anche segnando molto di più della scorsa stagione. Dobbiamo migliorare sui calci piazzati, nelle ultime settimane ci stiamo lavorando di più in allenamento. Siamo in crescita, ci vorrà attenzione e sofferenza”.

VOGLIA E STORIA
“Ha ancora negli occhi la Finale di Coppa Italia. La Juve non stava attraversando un buon momento, ero convinto potessimo far bene, invece ci hanno schiacciato e hanno giocato una delle migliori partite degli ultimi anni. A campo aperto possono crearci tante difficoltà, dipenderà dove e come vogliamo aspettarli. Dovremo essere bravi tatticamente. La Juve deme temerci per la nostra storia, per quello che abbiamo fatto nelle ultime partite, per la nostra voglia”.

ALLEGRI E NON SOLO
“Fa piacere quello che hanno detto Allegri e Sacchi su di me. Allegri è stato il mio capitano e il mio allenatore. Mi ha sempre trattato bene, ci sentiamo quasi una volta a settimana perché ci lega un rapporto di amicizia. Con Sacchi ci sentiamo spesso, vorrebbe un pressing più alto del Milan e ha ragione. Con Allegri e Leonardo ho avuto dei litigi, ma mi hanno aiutato a fare questo mestiere. Mourinho? Ho fatto di peggio nella mia carriera, ognuno di noi ha un carattere diverso. Sentire offese per 90 minuti non è il massimo: il leone, quando dorme, bisogna lasciarlo dormire…”.

INFORTUNI
“Siamo stati sfortunati con gli infortuni, dobbiamo guardare avanti e lavorare sereni. La nostra forza sono i tanti giocatori che stanno scendendo in campo non al massimo delle condizioni: questo ha ricompattato la squadra, vedo lo spirito e gli occhi che piacciono a me, la compattezza e la coesione. A livello mentale gli infortuni ci hanno rafforzato. Cutrone sta giocando con grande continuità ma arriva da un problema alla caviglia, Calhanoglu ha dolore sul collo del piede e lo risente dopo ogni botta che prende. Bisogna stringere i denti”.

I SINGOLI E BONUCCI
“Per il carattere che ha, per come sente le partite, consiglio a Higuain di stare tranquillo e lucido, senza innervosirsi. Lui è un campione, non è al massimo, se la deve godere facendosi aiutare dalla squadra. Romagnoli è cresciuto nelle prestazioni, siamo contenti dei suoi gol-vittoria ma la cosa più importante è come sta giocando. Alessio è giovane, sta dimostrando di poter diventare un campione e ha ancora ampi margini di miglioramento. La sua fortuna è stato l’arrivo di Bonucci, perché lo ha studiato e lo ha fatto diventare un professionista. Bonucci ci ha dato e lasciato tanto: alla squadra, a me e allo staff. Per me è stato un valore aggiunto, mi è stato sempre vicino e mi ha aiutato anche nel carattere: è stato un onore allenarlo. Ho cercato di convincerlo a restare, ma poi ci sono la vita privata e le scelte personali. Spero che San Siro lo giudichi per quello che ha fatto al Milan, anche a livello umano. Da parte mia solo grande affetto”.

IL MERCATO
“Benatia mi piace, come tutti i difensori della Juve. Faremo qualcosa a gennaio, come capitato in estate. Chi fa il mercato lo sa fare molto bene, io penso ad allenare la squadra”.


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